martedì 6 novembre 2007

L'immagine

E’ noto che fotografare significa “scrivere con la luce”. Nel mondo della letteratura, ad esempio, una simile definizione potrebbe equivalere ad un semplice “scrivere con la penna”. Non è così. La fotografia è molto di più. E’ la possibilità di congelare il tempo, lo spazio e il ricordo di un momento, per poi farcelo riassaporare ogni qualvolta ne avvertiamo l’esigenza con intensità e sensazioni sempre diverse. Un profumo, un paesaggio, l’espressione di un volto, persino un gusto può riprendere vita alla vista di un’immagine scattata, seppur anni prima.
La fotografia da sempre ci insegna molto, mostrandoci lati inesplorati del nostro come di altri mondi. Spesso fonte di motivazione per l’individuo alla ricerca di uno scambio socio-culturale e per questo quasi sempre associata alla passione per i viaggi e la sete di sapere.
Malgrado la potenza della parola scritta sono fermamente convinta che sia l’immediatezza di un’immagine a dominare la comunicazione internazionale, in passato come ai nostri giorni. Un’immagine, può trasmettere gioia, dolore, paura, sensualità, rabbia e puoi star certo che sarà compresa in ogni dove. Utilizza un linguaggio universale ma nel contempo può diventare estremamente soggettiva tanto da suscitare in ognuno di noi percezioni sempre differenti. Le immagini riflettono come uno specchio ciò che siamo, e questo vale per il singolo individuo come per l’intera umanità, nel bene e nel male. Hanno un forte impatto emotivo. Basti pensare, per esempio, alle reazioni che certe immagini di povertà e fame nel mondo scatenano sui Paesi più “evoluti” (consentitemi l’uso delle virgolette!). Sono in grado di innestare meccanismi immediati e molto istintivi, risvegliando l’istinto solidale (quanto primordiale) dell’essere umano. Ma tutto questo è solo una goccia nel mare. Probabilmente potrei ancora soffermarmi a lungo sul “cosa rappresenti per me la fotografia” e su “quanto credo giochi un ruolo importante nella raffigurazione del passato come del presente” ma non vorrei tediare ulteriormente il lettore che si appresta a curiosare tra le pagine del mio blog.